La storia di Beatrice

Sono Laura, la mamma di Beatrice. Mi piacerebbe raccontarvi la nostra storia.

Beatrice mi piace descriverla come il nostro arcobaleno dopo la tempesta. Il nostro miracolo.

Beatrice è stata cercata per due lunghissimi anni, quando, il 29/11/2022, la mia ginecologa mi disse che non sarei mai riuscita a rimanere incinta in modo naturale.
È stata una notizia dura da accettare, ma non abbiamo mai perso la speranza e ci siamo informati per la PMA.
Dopo esattamente quindici giorni, il 16/12/2022, il test è risultato positivo.
Eravamo emozionatissimi e allo stesso tempo spaventati.

La gravidanza è proseguita tra alti e bassi: una gravidanza a rischio, ma comunque abbastanza tranquilla.
Ci siamo sposati mentre ero incinta di sette mesi e mezzo: un’emozione unica.

A 29 settimane, corro al pronto soccorso di Pavia per delle perdite. Riuscirono a bloccare tutto e rimasi a riposo.
A 31 settimane sono di nuovo in ospedale, ma anche questa volta riescono a risolvere la situazione.
A 32+6 settimane finisco nuovamente in ospedale e, alle 4:32 del mattino del 3/07/2023, nasce la nostra piccola guerriera, Beatrice, con un peso di 2.125 grammi e lunga 44 cm.

Del parto ricordo solamente i suoi pianti e i suoi occhi, intravisti velocemente, prima che l’équipe della terapia intensiva neonatale la portasse via.
Era una bella bambinona e, pur essendo grande per il periodo gestazionale, il parto prematuro sembrava non aver avuto conseguenze su di lei.
I dottori però ci dissero che aveva bisogno di un piccolo aiuto per respirare, tramite CPAP e poi con gli occhialini.

Vederla così piccola, dentro quella culla circondata da macchinari… è stata un’esperienza che ci ha segnato profondamente e che farà per sempre parte di noi.
Ti senti impotente: vorresti solo chiudere gli occhi e riaprirli a casa, abbracciata alla tua bambina.

Io e mio marito non possiamo che ringraziare tutte le persone meravigliose che si sono occupate di Beatrice durante il nostro mesetto circa in reparto.
A me è sempre piaciuto chiamarli “angeli custodi”, perché si occupano non solo delle vite dei nostri bambini, ma anche dei loro genitori.

Durante quei giorni ho imparato tantissime cose, ascoltato tanti consigli.
Ovviamente la mia Beatrice è stata davvero fortunata: una volta capito come respirare bene da sola, non ha più avuto bisogno dell’ossigeno e, dopo 2-3 giorni, siamo potuti tornare a casa.
Durante quel periodo abbiamo conosciuto tante mamme e tanti bambini, ognuno con la propria storia — alcune purtroppo meno fortunate della nostra.
Anche questo ci ha aiutato: ci ha dato forza per andare avanti.
Bambini così piccoli, fragili, ma con una grinta enorme, che lottano con le unghie e con i denti davanti alle prime sfide della vita… è un insegnamento che porteremo sempre con noi.

Ad oggi Beatrice ha 20 mesi, pesa 13 kg ed è alta 86 cm. È la nostra gioia più grande.

Ai genitori che si trovano adesso ricoverati con i loro piccoli grandi guerrieri, mi sento di dire: siate forti, abbiate la stessa grinta e lo stesso coraggio dei nostri piccoli…
Perché dopo la tempesta esce sempre l’arcobaleno, e i nostri bimbi, con i loro sorrisi e i loro sguardi, sapranno colmare tutte le nostre paure e ansie.

Scusate per le tante parole… e grazie davvero di cuore per tutto quello che avete fatto per la nostra bambina.

Laura, Andrea e Beatrice.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *